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Investire in BTP: Cosa sono i Btp e come funzionano

Con il mercato azionario in balia delle ondate asiatiche e il mercato del mattone attanagliato dalle tasse e imposte locali, molti risparmiatori, soprattutto quelli meno propensi al rischio, potrebbero optare per i cari e vecchi titoli di stato italiani.


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Con il mercato azionario in balia delle ondate asiatiche e il mercato del mattone attanagliato dalle tasse e imposte locali, molti risparmiatori, soprattutto quelli meno propensi al rischio, potrebbero optare per i cari e vecchi titoli di stato italiani.

Dopo la crisi del debito italiano, i rendimenti dei titoli sono scesi notevolmente ma rappresentano oggi una delle migliori forme di investimento, in grado di garantire rendite sicure e garantite dallo stato.

Cosa sono BTP Italia e i nuovi BTPi ?


I BTP sono Buoni del Tesoro Plueriennali e appartengono ai titoli di stato al pari dei BOT e dei CCZ. Dallo scorso anno, sono stati introdotti i Btpi, buoni del tesoro indicizzati all'inflazione e prevedono una rendita pulita al netto del tasso di inflazione calcolato a parte secondo i dati ufficiali dell'Istat.

Nei BTP Italia, si fa riferimento al tasso di inflazione italiano mentre nei BTPi si prende di riferimento il tasso di inflazione medio europeo, oggi comunque equivalente a quello italiano.

Le differenze tra Bot, Btp e Cct e CCz


La differenza tra Bot e Btp riguarda principalmente due fattori ovvero durata e tipologia di rendita.

I BOT, buoni ordinati del tesoro, hanno una durata da 3 a 12 mesi. Diversamente dai BTP, non hanno una rendita perchè si acquistano ad un valore inferiore a quello nominale.

Per fare un esempio, un BOT da 100 viene venduto a 99. Alla scadenza, l'investitore riceve 100. La differenza tra acquisto e incasso rappresenta ovviamente la rendita.

Nei Btp, invece, la rendita viene pagata ogni 6 mesi. Un BTP viene acquistato a 100 con una scadenza ipotetica di 5 anni. Il risparmiatore percepirà ogni 6 mesi una cedola di interesse in base al rendimento mentre al termine dei 5 anni, riceverà il rimborso della quota capitale usata per acquistare il BTP. La cedola indicata nel BTP è quella semestrale. Quindi, un BTP dal 6% annuo, viene indicato come cedola a quota 3.

I CCT sono Certificati di Credito del tesoro e hanno una durata di 7 anni. Ogni 6 mesi hanno una cedola di interesse che è collegata all'andamento dei Bot a 6 mesi. La cedola si calcola in base al tasso dei Bot semestrali maggiorato dello 0.15%. E' quindi un titolo dinamico che riflette l'attuale andamento del mercato.

I CTZ sono Certificati del Tesoro Zero Coupon, funzionano come i BOT ma hanno una durata di 2 anni. Non hanno una cedola di interesse in quanto , come nei BOt, il guadagno si stabilisce sulla differenza tra valore nominale e valore di acquisto e si percepisce interamente alla scadenza dello stesso.

La vendita anticipata o l'acquisto sotto prezzo


I BTP come detto hanno scadenze pluriennali, da 2 a 30 anni a seconda del tipo di emissione. Come tutti i titoli al portatore, anche i BTP hanno un mercato che ti permette di venderli in anticipo rispetto alla scadenza e per tanto potrai venderli o acquistarli ad un valore inferiore o superiore a quello nominale.

Il prezzo dipende da quanto è interessante il titolo. Se un BTP al 2% oggi viene venduto a 100 e successivamente vengono emessi BTP al 3%, il titolo perde interesse e in caso di vendita anticipata, sarai costretto ad abbassare il prezzo. Viceversa, potresti comprare a 90, un BTP dal valore di 100 per lo stesso motivo.

Diversamente se il tuo BTP ha un buon tasso di interesse e quelli successivi sono inferiori, potresti venderlo ad un prezzo superiore a quello di acquisto.E' possibile quindi guadagnare con i BTP sfruttando la rendita di capitale oppure speculando sulla compravendita

Per esempio, oggi troviamo sul mercato un BTP al 9% di interesse con scadenza 2023. La cedola è indicata al 4.5 perchè come detto, viene pagata ogni 6 mesi (quindi per capire il tasso annuale, basta fare cedola x 2). Il prezzo di acquisto è di 150.
Questo vuol dire che se per un titolo BTP di 1000 euro, dobbiamo sborsarne 1500. Avremo una rendita notevole, al 9% annuo, ma alla scadenza riceveremo 1000 euro e non 1500.
Quella differenza in teoria la recuperiamo grazie ad un tasso di interesse nettamente maggiore ai titoli attualmente emessi che hanno una cedola tra il 3 e il 4%.

La tassazione agevolata


Con le recenti riforme sulle tassazioni finanziarie, i titoli di stato italiano ricevono una tassazione ridotta rispetto ad altri strumenti finanziari.

Gran parte degli strumenti finanziari come capital gain, rendite e altro, sono oggi tassate al 26% mentre i titoli di stato hanno una tassazione sulla rendita ridotta al 20%.

Come si acquistano i Btp


Per acquistare i BTP puoi procedere in due modi:

- tramite un conto online con l'attivazione di un dossier titoli, che ti permette di accedere al mercato dei titoli telematici;
- tramite la banca, richiedendo l'acquisto e la gestione dei titoli.

Quando acquistare i BTP


I Btp possono essere acquistati e venduti in qualsiasi momento. Tuttavia, solitamente si preferisce attendere le emissioni dei nuovi titoli prima di procedere alla'acquisto per beneficiare di eventuali condizioni migliorative.
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